Centro di fotoriproduzione legatoria e restauro degli Archivi di stato

Immagine del laboratorio di restauro del CFLR

Ultimo aggiornamento 19 Settembre 2023

Il Centro di fotoriproduzione legatoria e restauro degli Archivi di stato (CFLR) è stato istituito nel 1963 in base alla legge sugli Archivi (D.P.R. 30 settembre 1963, n.1409), con compiti di ricerca, studio e sperimentazione nel campo della conservazione e del recupero dei documenti archivistici e di addestramento del personale tecnico (archivisti, restauratori e fotografi in servizio presso gli Archivi di Stato).

Il CFLR ha rappresentato un punto di riferimento e di risposta alle mille problematiche che la conservazione diretta e indiretta dei documenti comporta. Il patrimonio documentario sottoposto all’attività del Centro comprende documenti su tutti i tipi di supporto: pergamene, carte, sigilli, fotografie, formati digitali, ecc.

Nell’ambito delle attività di restauro e conservazione dei beni archivistici, si segnalano alcuni interventi più recenti. Tra i più significativi quello effettuato sul più antico documento su carta conservato in Europa (a. 1109) Il mandato della contessa Adelasia conservato presso l’Archivio di Stato di Palermo. Attraverso la sinergica collaborazione dei Laboratori di chimica, biologia e restauro e un approfondito studio del documento e delle sue componenti materiche, l’intervento ha consentito il recupero di parti di testo che risultavano compresse e nascoste nelle ondulazioni e pieghe.

Il Centro ha restaurato importanti documenti provenienti dal Museo Garibaldino di Caprera, nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario della nascita dell’Eroe dei due mondi; parte di questo materiale è stato esposto in occasione della mostra Garibaldi salvato presso la sede dell’ICPAL.

A questo si aggiungono altri interventi di eccellenza: il recupero di diciannove codici latini miniati in pergamena e di altri preziosi documenti su supporto cartaceo, grazie alla costante consulenza fornita all’Archivio dello Studium Biblicum di Gerusalemme; il restauro della preziosa documentazione relativa ai processi del Santo Uffizio realizzato per la Congregazione alla Dottrina della Fede.

Altro significativo ambito di ricerca è lo studio di particolari metodiche differenziate per il restauro di “lucidi”, di cui tutti gli istituti archivistici sono forniti. Le carte da lucido, materiale che non nasce per la lunga conservazione, rappresentano molto spesso l’unica documentazione disponibile per gli studiosi dell’architettura moderna.

Per quanto riguarda la partecipazione a progetti internazionali, il Centro ha svolto il ruolo di partner italiano nel progetto TAPE (Training for audiovisual preservation in Europe) e ha acquisito l’incarico di consulente del Museo dell’Immagine e del Suono di San Paolo in Brasile.

Sul versante della formazione si ricordano alcuni tra i progetti più significativi: il seminario sul restauro meccanico (leaf-casting) organizzato in Argentina per l’Istituto latino americano; il training di formazione per restauratori nato dall’iniziativa dell’Unesco, organizzato per la Biblioteca di Alessandria d’Egitto; la partecipazione al progetto di restauro della preziosa collezione dei rotoli del Mar Morto di concerto con Israel Antiquities Authority di Gerusalemme.