Papiro di Artemidoro

Immagine del Papiro di Artemidoro dopo il restauro

Ultimo aggiornamento 2 Agosto 2024

Papiro di Artemidoro: Il “Papiro di Artemidoro”, di proprietà della Compagnia di San Paolo, è un imponente papiro frammentario e non integrale, databile fra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., della lunghezza di circa 2,5 m per 32,5 cm di altezza. Sul verso è riportato un significativo testo scritto in greco, una mappa dell’Iberia e del mar interno, accompagnati da numerosi disegni di figure umane, quali teste, mani e piedi, mentre sul recto sono impresse immagini reali e simboliche di figure animali.

La storia di questo celebre papiro raccoglie la controversia sull’autenticità del documento, sulla genesi, sulla provenienza, sui trasferimenti dall’Egitto all’Italia e sulla successione degli interventi di restauro. Pur non essendo compito dell’Istituto entrare nel merito della questione, la complessità storica e materiale del manufatto ha richiesto l’intervento di professionalità diverse e la predisposizione di un complesso lavoro multidisciplinare che ne salvaguardasse l’integrità scientifica e conservativa.

Da una parte, i dati forniti dalle indagini scientifiche hanno permesso di investigare a fondo la materia, portando alla luce nuovi interrogativi e il dibattito con storici e papirologi ha consentito una migliore comprensione delle vicende storiche che hanno riguardato il papiro e l’identificazione di particolari di difficile individuazione. D’altra parte, il Papiro di Artemidoro ha rappresentato un’occasione unica di studio del materiale papiraceo, di indagine e ricerca attraverso l’uso di nuove tecnologie applicate ai beni culturali, che hanno aggiunto nuove conoscenze alla storia del papiro e ne hanno sostenuto ed indirizzato le attività di restauro. Gli interventi di condizionamento e conservazione ne hanno, infine, permesso una movimentazione più agevole, fondamentale per la futura valorizzazione del papiro.