Papiro di Artemidoro

Immagine del Papiro di Artemidoro dopo il restauro

Ultimo aggiornamento 21 Settembre 2023

Papiro di Artemidoro: la storia di questo celebre papiro raccoglie la controversia sull’autenticità del documento. Questo fu venduto nel 2004 dal mercante d’arte egiziano Serop Simonian gallerista di origine armena trapiantato ad Amburgo, alla Fondazione per l’Arte e la Cultura della Compagnia San Paolo di Torino. Non è compito dell’Istituto entrare nella questione dell’autenticità o meno del manufatto ma sicuramente l’intero intervento, scientifico e conservativo, ha rappresentato una sfida sia per la complessità dell’intervento sia per la sua futura valorizzazione (vedi Cecilia Hausmann, Artemidoro, un caso studio).

L’intervento di restauro eseguito sul Papiro di Artemidoro ha rappresentato un’occasione unica di studio del materiale papiraceo, di confronto con metodologie conservative impiegate in passato e di valorizzazione di questa tipologia di manufatti.

Quando si tratta di intervenire su oggetti di tale complessità (storica e materiale) l’approccio multidisciplinare risulta fondamentale per il raggiungimento di un miglior risultato, i dati forniti dalle indagini scientifiche hanno permesso di investigare a fondo la materia portando alla luce nuovi interrogativi, il dibattito con gli storici/papirologi  ha consentito una migliore comprensione delle vicende storiche che hanno riguardato il papiro, così come l’identificazione di particolari di difficile individuazione; mentre il confronto tra restauratori ha permesso l’individuazione delle metodologie più idonee per questo caso studio.